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martedì 24 settembre 2013

Centralità della persona

Camposcuola ACR Parrocchia di Dolo
Porre al centro i ragazzi significa guardarli nella globalità della loro vita e come soggetti del cammino formativo, senza idee preconcette e stereotipi. I ragazzi infatti sono portatori e custodi di risorse concrete e sempre fondamentali per la loro maturazione umana e cristiana.
L'educatore, pertanto, deve avere delle attenzioni costanti durante il cammino che propone ai ragazzi:
  • valorizzare il primato dell'essere sull'apparire: il ragazzo è accompagnato a far crescere quelle dimensioni che in modo più vero esprimono la realtà della sua persona, attento a non fermarsi alla preoccupazione di offrire soltanto un' immagine, reale o effimera, di sè;
  •  crescere nella cura dell'interiorità: il ragazzo è accompagnato a coltivare il senso del proprio essere persona e figlio di Dio, di accettazione della vita come dono supremo del Signore;
  • sviluppare l'accoglienza di se stessi e degli altri: ogni ragazzo cresce come persona nella consapevolezza di sè, delle proprie potenzialità e dei propri limiti, nella capacità di relazione e di apertura verso gli altri, anche i più lontani;
  • avere cura delle relazioni: il ragazzo è accompagnato a saper coltivare il dialogo, la comunicazione interpersonale, gli atteggiamenti di apertura e perdono che diventano stile.
L' ACR guarda i ragazzi per ciò che sono oggi, accompagnandoli a vivere in pienezza questa stagione della vita legata alla scoperta del mondo e alla crescita della persona. Essa sceglie un itinerario formativo che riconosce la piena soggettività dei ragazzi e li educa ad essere protagonisti della loro vita e crescita nella fede.

Dalla presentazione della proposta formativa annuale di AC della Diocesi di Padova.

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