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lunedì 27 maggio 2013

Festa della Comunità

Ieri nella mia parrocchia abbiamo festeggiato la festa della comunità e noi animatori l'abbiamo animata con dei giochi:
Pignatta acquatica: i bambini si sedevano nella sedia posta sotto un gavettone, appeso ad una corda, essi dovevano rispondere ad un questionario quando davano la risposta sbagliata il gavettone gli cadeva in testa bagnandoli.
Mira la bottiglia: c'erano due mezze bottiglie riempite d'acqua a una distanza di 20 metri l'una dall'altra, poste di fronte. I ragazzi si mettevano rispettivamente dietro la bottiglia e dovevano mirare, tirando la palla, l'altra bottiglia in modo che se la colpivano il loro avversario si bagnava a perdeva.
Trucchi: le animatrici con vari trucchi dipingevano la faccia ai bambini con varie fantasie.
Torneo di calcetto balilla: adulti e bambini si dovevano iscrivere a coppie per partecipare, si sono sfidati in partite in cui vinceva alla meglio di 3 mini partite.
Twister: noi animatori abbiamo costruito un twister gigante e i bambini hanno giocato sotto le indicazioni riportate da un'animatrice, come nel gioco vero.
Alla sera invece abbiamo proposto per bambini,  ragazzi e adulti:
Anguriata: i partecipanti si sono seduti attorno ad un tavolo con una fetta di anguria davanti e con le mani dietro alla sedia vinceva chi finiva per primo la fetta di anguria senza toccarla.
Mangia la mela: gioco a coppie, vince la coppia che finisce per prima la mela appesa con un fino ad una corda soprastante, senza farla cadere.
I giochi pomeridiani erano tutti gratuiti e i bambini che vincevano i vari giochi come twister e calcetto balilla ricevevano dei gadget che noi animatori abbiamo portato in patronato.
Nei giochi serali la partecipazione costava 1 euro e i vincitori ricevevano una cesta con pasta, una bottiglia di vino e una confezione di dolcetti.

Ecco il link delle foto: http://parrocchiadolo.it/2013/06/05/festa-della-comunita-2013-2/







martedì 21 maggio 2013

Festa del Camposcuola

Nella mia parrocchia abbiamo organizzato una festa di presentazione dei Camposcuola medie ed elementari 2013.
All'inizio abbiamo fatto del bans come ad esempio
All'inizio abbaimo fatto dei bans per far "ambientare" i bambini, per accoglierli nel clima di festa e divertimento che si voleva creare.
Poi per farli conoscere meglio e far si che si ricordassero i loro nomi abbiamo fatto un gioco che si chiama "FAMIGLIE DI NOMI" dove i bambini sono divisi in più squadre, ognuna con un cognome diverso, ogni membro acquisisce il cognome della famiglia del gioco e a turno ogni famiglia deve chiamare un membro di un'altra famiglia con nome e cognome della famiglia giusti così quel membro cambia famiglia, si va avanti così finchè una famiglia ingloba tutti i membri delle altre famiglie e vince.
Dopo abbaimo fatto il gioco di "ALCE ROSSO" dove ci sono 2 squadre con una bandiera, la bandiera deve essere messa in un posto visibile e non pericoloso, ogni membro della squadra ha un cartellino in fronte con 3 numeri; la squadra si divide in difensori che devono difendere la bandiera dagli avversari e gli attacchanti che in quanto tali devono attaccare la bandiera della squadra avversaria. Un membro può essere preso se un' altro membro riesce a leggere o indovinare i numeri che ha nel cartellino così viene eliminato e deve andare a cambiarsi il cartellino, se l'avversario sbaglia numeri sarà quest'ultimo l'eliminato e dovrà andare alla base, dove ci sono gli animatori e stare fermo per un minuto. I cartellini, posti sulla fronte non possono essere girari per non farli vedere e non possono nemmeno essere coperti con una parte del corpo, si può nasconderli appoggiandosi agli oggetti, ad esempio alberi, tavoli, sedie oppure ci si può attaccare ad un compagno di squadra testa a testa.
http://www.flickr.com/photos/karibukwetu/2699604972/
Successivamente abbiamo fatto il gioco di "RE ARTU'" gli animatori si travestono da vari personaggi e si nascondono, i bambini li devono trovare nell'ordine scritto in un foglio datogli precedentemente, ogni animatore deve far fare una prova ad ogni squadra e se superata gli fa un simbolo vicino al suo nome nel foglio, così la squadra può passare al personaggio successivo, vince la squadra che per prima fnisce tutte le prove.
Poi abbiamo giocoato a "CACCIATORI DI ALCI" i bambini sono seduti in cerchio e un animatore sta in mezzo, quest'ultimo può sparare alle alci (i bambini seduti in cerchio) 1,2 o 3 volte essi per salvarsi devono:
se spara 1 volta: mettersi le mani affianfo alla testa e agitarle
se spara 2 volte: mettersi le mani affianfo alla testa agitarle e tirare fuori la lingua
se spara 3 volte: mettersi le mani affianfo alla testa agitarle, tirare fuori la lingua e muoverla su e giù, i bambini affianco al bambino colpito 3 volte devono accarezzarsi il mento dicendo "gnomiz-gnomiz"
se un bambino sbaglia o fa troppo tardi i gesti diventa lui il cacciatore e va in mezzo al cerchio a sparare e colui che era cacciatore ritorna alce mettendosi a sedere.
Infine abbiamo fatto il gioco degli "SCALPI" ogni bambino ha uno scalpo (una strascia di stoffa messa dietro come fosse una coda) deve correre per non farsi prendere. E' un gioco di tutti contro tutti, e 2 bambini per sfidarsi si devono toccare e iniziano a "lottare" per prendersi lo scalpo, vince il bambino che per premo "ruba" lo scalpo all'altro e l'altro è eliminato, vince il bambino che alla fine prende più scalpi.

giovedì 9 maggio 2013

L'ORATORIO, laboratorio dei giovani talenti

L'oratorio, adattandosi ai diveris contesti, da 450 anni accompagna i più giovani, forte della capacità di lasciarsi provocare e mettere in discussione dalle urgenze e dai bisogni del proprio tempo. ed è a questa realtà che la Cei, attraverso la commissione episcopale per la famiglia e la vita e quella per la cultura e le comunicazioni socilai, ha dedicato la Nota pastorale il laboratorio dei talenti, per ribadire l'impegno educativo delle nostre comunità ecclesiali nei confronti dei ragazzi, degli adolescenti e dei giovani, riconoscendone la soggettività e valorizzando i talenti di cui sono portatori, oltre che per riconoscere e sostenere il peculiare valore dell'oratorio nell'accompagnamento della crescita umana e spirituale delle nuove generazioni e proporre alle comunità parrocchiali, e in modo particolare agli educatori e animatori, alcuni orientamenti.
La sfida è far diventare gli oratori spazi di accoglienza e di dialogo, dei veriponti tra l'istituzionale e l'informale, tra la ricerca emotiva di Dio e la proposta di un incontro concreto con Lui, tra la realtà locale e le sfide planetarie, tra il virtuale e il reale, tra il tempo della spensieratezza e quello dell'assunzione di responsabilità, avendo presente la specifica identità cristiana del luogo, che tuttavia è aperto anche a giovani appartenenti ad altre culture e religioni.
La Nota rimarca l'importanza di una forte e rinnovata alleanza educativa con le famiglie, come pure con la scuola e le associazioni sportive, e che la vera forza dell'oratorio sonole relazioni personali autentiche e significative.

Dal mensile dell'associazione cattolica "Segno" n. 5 mese di Maggio