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domenica 10 febbraio 2013

La sfida del prendersi cura

Il cammino della Chiesa dedicato per questo decennio all'educare alla vita buona del Vangelo, perchè chi ama educa! Il servizio educativo prima che essere frutto di competenze, tecnica e metodo, è questione di relazione, di dono, di cuore, di Amore. Una passione, quella di educare, che si concretizza nella libertà e nella gratuità disinteressata del servizio a tutti coloro che ci vengono affidati per la crescita e la formazione di ciascuno.
pietroalviti.wordpress.com
Una scelta, quella dell'educatore, di essere al servizio degli altri-in particolare dei più piccoli- per e con Dio, che trasforma la vita e plasma l'umanità orientandola alla gioia piena.
Educazione come invito a prenderci cura della vita ciascuno in ogni tempo.
Gli educatori sono testimoni della fede, esperti di umanità, appassionati della chiesa, felici di fare insieme, come un impegno privilegiato di tutta l'associazione. Siamo educatori, ma prima ancora siamo giovani e adulti che hanno scelto di aderire all'Azione cattolica, come esperienza privilegiata per crescere e maturare innanzitutto come persone, nei gruppi di appartenenza, e nella responsabilità a cui sono chiamati, per unire sempre più quel legame stretto tra vita e Vangelo. Solo così saremo educatori credibili, capaci di raccontare-perchè vissuta-l'esperienza bella associativa e l'orizzonte bello di una vita che aspira alla santità!

Da un articolo del Mensile dell'Azione cattolica italiana numero di Novembre 2012

Ai ragazzi servono esempi e verità!

I bambini non sono mai da giudicare, ma individui da ascoltare, storie da interpretare, vite da conoscere, da accompagnare, da guidare.
Oggi consideriamo il rischio di considerare i nostri figli e i nostri alunni come alieni. Le loro abilità nell'uso degli strumenti elettronici che sembrano quasi innate; la frenesia che è diventata una caratteristica di ogni loro comportamento; l'apparente superficialità con cui affrontano compiti e doveri scolastici e familiari; l'inquietudine indistinta che li rende fragili e insicuri... Tutto questo mette in difficoltà gli adulti che hanno a che fare con i bambini nei diversi contesti in cui interagiscono con loro. Se però consideriamo che i bambini subiscono sulla loro pelle i cambiamenti troppo veloci della società in cui vivono e che i loro comportamenti sono determinati da ciò che di buono e di cattivo accade intorno a loro, allora stare con i figli o con gli alunni può diventare una bella sfida.
Ai bambini bisogna raccontare com'è davvero il mondo nel quale vivono, quali sono le necessità reali da soddisfare in famiglia, che cosa ci si aspetta da loro perchè ciascuno deve fare la propria parte, che studiare e conoscere non è un optional, ma un percorso che se fatto bene riempirà e non inaridirà la loro vita e così via.Questi insegnamenti di verità devono essere accompagnati da esempi concreti di comportamento coerente da parte degli adulti.

Dall'intervista ad Angelo Garavaglia nel numero di novembre 2012 del Mensile dell'Azione cattolica italiana: Segno

sabato 9 febbraio 2013

Cos'è un ANIMATORE??

www.pastoralegiovanilecomo.org
Un animatore è un ragazzo che dedica parte del suo tempo, ritagliato tra scuola/università o lavoro, amici, fidanzato/a ad un gruppo di ragazzi che possono andare:
  • dai 6 agli 8 anni
  • dai 9 agli 11 anni
  • dai 12 ai 13 anni
  • e gli anni delle superiori che da parrocchia a parrocchia variano
a questi ragazzi cerca di trasmettere valori sani e conoscenze che a sua volta, molto spesso,ha appreso dai quelli che erano i suoi animatori, cerca di fargli fare gruppo e legarli con amicizie sane e solide.
Cerca di educarli alla fede, il cammino è centrato su quello, e perchè ormai è una cosa che accade raramente e si ha paura di mostrarla, ecco un animatore  mostra apertamente di essere credente e fa in modo che anche i suoi parrocchiani, genitori e bambini ma anche altri adulti, dimostrino la fede che hanno.

Azione cattolica con la A maiuscola

L'Azione cattolica è la più antica aggregazione ecclesiale di laici: aggragazione essenzile per la crescita di un laicato consapevole al servizio della Chiesa e della società civile, quale associazione "esperta" nel campo educativo e promotrice di una pastorale consapevole.
www.tempi.it

Mons. Orazio Soricelli, vescovo di Amalfi-Cava de' Tirreni: "oggi si dovrebbe formare il laicato proponendo itinerari adeguati che non si riducono allo studio dei contenuti della fede o alla semplice pratica di forme di spiritualismo o di generica filantropia, ma sono invece percorsi organici e graduali che abbracciano tutto l'arco della vita di una persona".




 Dall'edizione numero 01 di Gennaio 2013 di "Segno" (Mensile dell'Azione Cattolica Italiana)